All'altezza delle aspettative
Come creare un Living Office? Per rispondere a questa domanda, WHY ha seguito il percorso di un'azienda da una sede che ne stava ostacolando la crescita a uno spazio di lavoro dove le sue persone e il suo business possono prosperare. Questa è la terza parte di una serie di articoli.
Scritto da: Mindy Koschmann
Artwork di: Kyle Bean
Le persone sono in assoluto le risorse più importanti di qualunque organizzazione, eppure molti degli uffici di oggi non sono pensati per supportarne le esigenze e le attività. Con Living Office, Herman Miller propone un nuovo tipo di luogo di lavoro, basato su una comprensione degli individui, del lavoro che svolgono e degli strumenti di cui hanno bisogno per avere successo, che deriva da ricerche approfondite.
Quando il CEO di Harry's, Jeff Raider, decise di spostare la sua azienda da un loft rumoroso e sovraffollato in un nuovo ufficio di 2500 metri quadri nel quartiere di SoHo, a New York, lui e il suo team incaricarono Herman Miller di arredare i nuovi spazi. Raider e il Design Director Scott Newlin pensavano che l'azienda di prodotti per la rasatura maschile ed Herman Miller condividessero una simile estetica del design, che mettesse in evidenza bellezza e funzionalità. Ma oltre all'arredamento, Raider e Newlin furono attratti dal sistema Living Office di Herman Miller, che offre una profonda comprensione delle persone e del lavoro, oltre a un modello personalizzabile per creare luoghi di lavoro in cui sia le persone che le organizzazioni possano prosperare. Harry's utilizzò il processo di scoperta di Living Office per esprimere le finalità e il carattere esclusivi dell'azienda e per identificare le tipologie di attività che i dipendenti svolgevano nel corso della giornata. Queste informazioni aiutarono lo studio di architettura Studio Tractor a progettare un luogo di lavoro che riflettesse la cultura altamente collaborativa presente in Harry's. Il nuovo spazio offriva una varietà di configurazioni in cui le persone potevano condividere idee, avere rapide conversazioni e lavorare insieme per risolvere problemi, oltre a spazi privati in cui ritrarsi da rumore e vivacità per focalizzarsi sul proprio lavoro.
Sei mesi dopo che Harry's si era trasferita nel suo nuovo quartier generale, il team di ricerca di Herman Miller verificò che il nuovo ufficio stesse aiutando le persone a lavorare in modo più efficiente, a condividere più facilmente le conoscenze e a offrire una più forte espressione del brand, tutti obiettivi individuati durante il processo di scoperta. Per rispondere a queste domande, Herman Miller condusse una completa ricerca sul campo utilizzando vari metodi, fra cui osservazioni in loco, sondaggi e interviste fra i dirigenti e il personale. WHY è riuscita a parlare con Raider e Newlin del loro continuo percorso per creare un ambiente di lavoro che, come dice Newlin, sia "davvero vivo". Ecco quello che hanno detto, insieme a una panoramica dei risultati della ricerca condotta da Herman Miller.
Quando avete deciso di passare a un ufficio più grande?
Scott Newlin: Il momento in cui abbiamo deciso di cambiare è stato quando siamo arrivati a circa 85 dipendenti. Lo spazio non era sufficiente per le persone, oltre che per tutto quello che dovevamo tenere in quello stesso spazio.
Era bello, perché, entrando nella stanza, si sentiva come se stesse succedendo qualcosa di importante. Ma era caotico. Tutta quella confusione, quell'energia, dà una grande spinta, ma è anche fastidiosa nel quotidiano, per esempio quando si è al telefono.
Jeff Raider: Nel vecchio spazio eravamo vincolati. Dovevamo dedicare la maggior parte dell'ufficio alle singole scrivanie e aree di lavoro e non c'era spazio sufficiente perché le persone potessero stare insieme, consultarsi rapidamente e discutere.
Uno degli spazi di riunione era stato ricavato dal montacarichi, nel corridoio fuori dall'ufficio. Ci riunivamo lì anche in inverno, con i cappotti, con piccoli ripiani di cartone sistemati alla meno peggio. Era chiaro che avevamo bisogno di più spazio condiviso.
Perché Living Office è stata una buona scelta per Harry's?
JR: Abbiamo imparato che cos'era Living Office e abbiamo apprezzato la sua capacità di personalizzare un ambiente di lavoro in base alle necessità del nostro team. Eravamo davvero interessati alla possibilità di avere uno spazio che permettesse a tante persone di lavorare insieme, ma che fosse anche pulito ed elegante, in cui fosse piacevole venire ogni giorno e accogliere chi veniva a trovarci.
SN: Per noi Living Office era davvero interessante perché faceva molte delle cose che cercavamo di realizzare. Ci dava la possibilità di essere flessibili in modo tale da poter crescere, cambiare, vedere come andavano le cose una settimana e, se non funzionavano, cambiarle il giorno dopo.
Avete imparato qualcosa di sorprendente durante il processo di scoperta di Living Office?
JR: Ci siamo accorti che in Harry's c'erano diversi tipi di persone che avevano la necessità di riunirsi e di lavorare in modo molto collaborativo. Quindi, un tipico ambiente d'ufficio uguale ad altri poteva non essere quello migliore per permettere al nostro team di raggiungere il massimo dell'efficienza o del successo.
Per esempio, vediamo queste nette differenze fra i nostri gruppi. Il team di ingegneria del software, per esempio, ha bisogno di concentrarsi a fondo sul codice su cui sta lavorando. I team CX e di marketing, invece, parlano tutto il giorno con i clienti. L'ambiente migliore per loro è più vivace, interattivo e collaborativo.
“Sentiamo per molti versi di avere un Living Office. È un ufficio in cui sentiamo di poter vivere, che accentua una specie di azione e di vibrazione nel modo in cui interagiamo.”
-Jeff Raider, co-fondatore e co-CEO, Harry's Grooming
In che modo il team di design ha usato le informazioni derivate dal processo di scoperta per progettare i nuovi spazi?
SN: Attraverso il processo di scoperta abbiamo scomposto tutto in numeri. Ci serve questo numero di sale riunioni, questo numero di salette per incontri singoli, questo numero di aree lounge informali in cui mettersi il portatile sulle ginocchia, indossare gli auricolari e lavorare.
Ora il team marketing è vicino a quello delle acquisizioni, e tutti i giorni hanno decine di interazioni. Credo che questo abbia davvero permesso un modo di lavorare più semplice. Ci ha anche permesso di perdere meno tempo per passare tra attività diverse. Quindi, siamo più efficienti, senza nemmeno aver bisogno di correre.
JR: Quello che è davvero apprezzabile di questo spazio è che le persone possono personalizzare le loro aree riunioni in base al tipo di interazione che voglio avere. Per una chiacchierata informale possono sedersi su un divano di una sala riunioni. Per una vera riunione di un gruppo, possono usare una sala riunioni tutta per loro.
Cosa vede la gente quando entra nel vostro nuovo quartier generale?
JR: La prima cosa che vedono è che è aperto, e che rappresenta la collaborazione e l'attenzione per gli altri che abbiamo come brand e come azienda. Questa è un'azienda in cui le persone vogliono venire per lavorare insieme ed essere ogni giorno estremamente coinvolte. L'altro aspetto importante dell'essere aperti è che crea energia. Quando tutto il team è qui e lavoriamo insieme, mi sento energizzato da tutto questo brusio.
SN: Il nuovo spazio è pensato per rappresentare l'incarnazione della cultura e del modo di lavorare di Harry's. Abbiamo prestato molta attenzione ai dettagli delle finiture, ai colori, alla scelta dei tessuti, in modo che in ogni momento e in ogni circostanza in cui un dipendente tocca, sente o interagisce con un pezzo d'arredo, si senta davvero parte dell'azienda. Così abbiamo lavorato con il team di design per creare questa calda tavolozza in modo che sembrasse invitante. Ma l'arredamento stesso è super funzionale.
“Le persone si sentono in generale più positive e felici di essere qui. Il miglioramento è stato davvero impressionante.”
-Scott Newlin, Design Director, Harry’s Grooming
E i potenziali dipendenti? Sono impressionati?
JR: Incontro qualcuno che credo potrebbe essere assunto in Harry's. Prendiamo un caffè, poi il mio passo successivo è sempre: "Venga nel nostro ufficio. Solo per uno sguardo. Per vedere chi siamo, il nostro spazio". Credo sia perché siamo fieri del nostro spazio, che parla da solo a tutti quelli che vengono qui. Un po' come: "Ehi, questo sì che è un bel posto". Il brand prende immediatamente vita.
Avete lavorato con Herman Miller per capire quali siano le prestazioni del nuovo ufficio. Cosa avete scoperto?
SN: Abbiamo prodotto dei numeri e quello che hanno mostrato è che, complessivamente, abbiamo ottenuto l'impatto che volevamo e abbiamo raggiunto i nostri obiettivi. Per esempio, le persone si sentono in generale più positive e felici di essere qui. L'effetto del passaggio dal vecchio spazio a quello nuovo è stato davvero importante.
Credete di avere creato un luogo di lavoro che possa crescere insieme all'azienda?
SN: Il nuovo spazio è pensato per evolversi continuamente. Abbiamo aggiunto nuove scrivanie man mano che abbiamo accresciuto il personale. Abbiamo spostato certe zone di seduta da uno spazio all'altro e li abbiamo riconfigurati in modo che fossero più adatti per il modo in cui vedevamo che le persone stavano lavorando. Quindi, per me, la ricerca è in corso e il progetto è in corso. È letteralmente vivo.
JR: Stiamo crescendo molto rapidamente. Sentiamo per molti versi di avere un Living Office. È un ufficio in cui sentiamo di poter vivere, che accentua una specie di azione e di vibrazione nel modo in cui interagiamo. L'altra cosa che mi piace davvero di Living Office è che può cambiare ed evolversi continuamente, dando la possibilità di imparare. È molto simile a come pensiamo la crescita di tutta l'azienda.
L'Indice Leesman è un servizio di benchmarking globale che comprende dati sull'efficacia dei luoghi di lavoro provenienti da centinaia di organizzazioni globali. Mediante lo strumento di indagine Leesman, i dipendenti possono valutare il proprio ambiente di lavoro. I risultati permettono alle organizzazioni di capire dove devono investire tempo, denaro e sforzi per un futuro miglioramento.