Naoto Fukasawa siede con un'espressione assorta in una sala riunioni con pareti di vetro. Una serie di sedie di sua progettazione sono disposte ordinatamente attorno a un lungo tavolo riunione in legno. Si trova a Chicago per una breve visita per presentare al pubblico la seduta Asari di Herman Miller. La sua presenza è silenziosa, ma ammaliante. Sorride a proprio agio, ringrazia tutti per la visita, con la socievolezza tipica del venditore. I visitatori si siedono sulla sedia, girano leggermente su di essa, si appoggiano comodamente allo schienale per provarne l'inclinazione. Questo tipo di presentazioni prevedono una canzone e una danza, che Fukasawa esegue con naturalezza, quasi con gioia, in un modo che riempie l'intera sala. A un certo punto, il designer fa un movimento come per abbracciare la seduta Asari, un gesto che è solito fare spesso per mostrare i suoi sentimenti nei confronti della sua creazione. "Ho davvero voglia di abbracciare la sedia", afferma.
Quando descrive a fondo il processo di progettazione della Asari, esprime la passione che prova per la sedia che, a questo punto della nostra storia, è come un personaggio. Per Fukasawa sono come creature amichevoli apparse per deliziarci. Dopotutto, la sedia è ispirata all'oggetto da cui prende il nome: "vongola" in giapponese (per la precisione "vongola a collo corto", spesso usata nel dashi, il brodo chiarificato che è un ingrediente base dell'umami nella cucina giapponese. In sostanza, l'essenza stessa del sapore).
Se stai immaginando queste sedie come personaggi di una storia fantastica ideata, ad esempio, da artisti del calibro di Gabriel García Márquez o Haruki Murakami, beh, allora l'obiettivo del suo creatore è stato raggiunto. Fukasawa prepara la scena per dare vita a queste relazioni giocose e ti conferisce il potere di utilizzare la sedia come desideri, ovunque tu voglia utilizzarla, senza vincoli. È una semplice relazione tra l'essere umano, l'oggetto e l'ambiente e Fukasawa è qui solo per fornire una seduta comoda.
Continua a leggere l'intervista completa a Fukasawa-san nella sua abitazione e nel suo studio a Tokyo.
"L'obiettivo principale è rendere felici le persone".
— Naoto Fukasawa
Qual è la tua definizione di design?
Se hai una relazione con un oggetto, ad esempio una sedia, non dovresti esserne veramente consapevole. Puoi dimenticarti della sedia. L'inconsapevolezza è molto importante. Non devi prestare attenzione alla sedia, perché la ami già. Dopo averla utilizzata, non hai bisogno di pensare alla sedia. Con il design a volte si parla troppo, mentre si dovrebbe rimanere in silenzio.
Penso sempre alla relazione tra l'oggetto, l'essere umano e l'ambiente. Il ruolo del design è creare un buon rapporto tra loro.
Raccontaci di più sulla filosofia "Super Normale".
In genere, le persone ritengono che il design debba essere qualcosa di speciale. Di conseguenza, quando progettiamo, cerchiamo di essere particolarmente speciali. E, naturalmente, la persona che ci chiede di progettare, vuole davvero ottenere qualcosa di nuovo, radicalmente diverso o innovativo. Tuttavia, a volte presentiamo oggetti molto normali, che le persone amano e utilizzano già nel loro ambiente. Potrebbero esclamare: "Oh, è questa la tua proposta?" Ed è super normale. Allora noi rispondiamo: ti piace o no? Poi la risposta, sommessa: "Mi piace".
Amiamo trascorrere la vita circondati da oggetti normali, perché "normale" non significa che debba accadere qualcosa di straordinario ogni giorno, bensì è il desiderio di vivere in modo gioioso e tranquillo. Questo è un fattore fondamentale del concetto di super normale. Super è importante, non solo normale.
Vari oggetti effimeri raccolti nel suo studio.
Qual è il rapporto tra forma e funzione nel tuo design?
La forma è la funzione. Non c'è nessuna distinzione tra l'una e l'altra. Anche visivamente, la bellezza è una delle funzioni. Quindi, non pensate solo alla forma, pensate innanzitutto alla funzione. Ma deve essere bella.
Credo che in tutti gli esseri umani vi sia l'aspirazione a raggiungere la bellezza o il comfort [di un prodotto]. Altrimenti, non potremmo giudicare se un design è buono o meno". Tutti valutano costantemente se un design è riuscito o non riuscito, vero? È molto semplice: chiunque percepisce ciò che è buono, non solo le persone particolari o speciali. Tutti hanno questa facoltà.
Qual è l'importanza del modello e della forma complessiva delle Asari?
La forma conferisce il significato. Dobbiamo trovare la forma e il profilo adatti all'ambiente.
La vita è un puzzle. Riempiamo tutto ma, se c'è un vuoto, ad esempio un pezzo del puzzle, noi designer notiamo il profilo della parte mancante oppure creiamo una forma adatta. Tempistica e ambiente ci forniscono l'indicazione per creare l'elemento giusto.
La nostra vita è cambiata rapidamente, soprattutto con la pandemia. Naturalmente, tutti sentono già che è necessario cambiare lo stile di vita e lavorativo. Questa è una grande opportunità per noi. La seduta da ufficio e quella domestica erano distinte. Erano oggetti molto diversi tra loro. Non sempre si tratta di due stili di vita differenti, vero? In realtà, è solo uno. Dobbiamo pensare a un mondo connesso per usare lo stesso tipo di arredo o sedia. Ma ora sembra che la vita si stia rivoluzionando. Si lavora a casa sul tavolo da pranzo. Ma il tavolo da lavoro nella sala da pranzo è in legno: è troppo duro nel lungo termine. Perché non rendere altrettanto confortevole l'ufficio, in un ambiente che sembra quello domestico.
Perché è stato importante per te lavorare con Herman Miller?
La responsabilità per la vita umana è enorme. Per questo una sedia deve essere confortevole, ergonomica, progettata e testata con cura per adattarsi alle persone in tutto il mondo. Herman Miller si impegna a soddisfare le esigenze di tutti.
La filosofia di Charles e Ray Eames è straordinaria: creare e testare, creare e testare. Si tratta anche di felicità nel creare felicità.
Il nome "Asari" significa "vongola" in giapponese. Qual è uno dei dettagli che preferisci della sedia?
Vedete il dettaglio? Non esistono punti cuciti. Si tratta di due gusci uniti: da qui deriva il nome Asari. In genere, due gusci vengono uniti con una linea di separazione. È una caratteristica importante.
Forse questo tipo di dettaglio è piuttosto raro. Esprime un'estrema comodità, poiché non vi sono bordi né cuciture. Di conseguenza, la sedia appare molto confortevole, molto calda, morbida e accogliente. È come un giocattolo di peluche, una forma amichevole. Fa venire voglia di toccarla. È una sensazione molto gradevole.
Why Magazine
Why Magazine: Happy As A Clam
Visit designer Naoto Fukasawa's home and studio in Tokyo and hear about the joyful design process behind the Asari Chair by Herman Miller.
Vieni a conoscere la seduta Asari
Sia per la casa che per l'ufficio, questa seduta da lavoro ergonomica e imbottita è un vero piacere per i sensi.