Continuità visiva in ogni singolo dettaglio
Cresciuto a Grand Rapids, nel Michigan, man mano che cresce il designer Dan Grabowski si rende conto dell'importanza del problem-solving. Dan ricorda: "Quando mio padre doveva creare o riparare qualcosa, progettava autonomamente una soluzione e poi lavoravamo insieme alla sua realizzazione". "Insieme abbiamo realizzato qualsiasi tipo di oggetti, dai mobili fino agli edifici. In casa nostra, le cose funzionavano così".
Grabowski aveva inoltre una propensione per l'arte e il design moderno. Il padre del suo migliore amico era un progettista di automobili, e casa sua era piena di opere di arte moderna e arredamenti contemporanei. "Decisi che volevo fare qualcosa che conciliasse la mia passione per l'arte con quella per il lavoro manuale", dichiara Grabowski. "Pensai di fare lo scultore ma, quando frequentavo il liceo, dopo aver studiato le opere di Harry Bertoia (artista, scultore e designer di arredamenti di Detroit) mi venne un'illuminazione: trovare un punto di contatto tra scultura e design industriale".
Dopo essersi laureato presso il Center for Creative Studies, seguendo le orme di Bertoia, Grabowski collabora a diversi progetti, inclusa la progettazione di strumenti elettrici per il marchio Sears Craftsman e diversi prodotti per la cura dei neonati per Gerber. Tuttavia, il suo obiettivo primario è sempre stato la progettazione di mobili. La qualità più importante che lo guida in qualsiasi cosa egli faccia è l'onestà: risolvere problemi in modo intelligente utilizzando linee semplici, pulite ed essenziali. "Amo le sfide legate alla realizzazione di un progetto di design, e amo l'idea di poter realizzare un prodotto che non si limiti a essere semplicemente un oggetto esteticamente piacevole, ma che al contrario incorpori una serie di dettagli che le persone possano notare e apprezzare".
La linea di tavoli Everywhere era proprio uno di questi progetti. Grabowski si concentrò su ogni minimo dettaglio, incluso un componente che difficilmente si riesce a notare se non girando il tavolo sottosopra. "Per me, un prodotto Herman Miller deve essere caratterizzato da una continuità visiva in ogni singolo dettaglio, sia che si tratti di un componente superiore, inferiore, interno o esterno".